sabato 9 giugno 2012

UNA DEFINIZIONE A POSTERIORI:
TEMPRARE

Processo tecnologico e trattamento termico che permette di migliorare le caratteristiche di un determinato materiale.
Il temprare è composto da due momenti fondamentali per la suddetta azione: un iniziale riscaldamento del sistema, seguito da un raffreddamento (i tempi ed i metodi variano a seconda dei fini della lavorazione e dei materiali utilizzati - in questo blog abbiamo analizzato principalmente la tempra dei metalli, del vetro e del cioccolato).
Grazie proprio a questo cambiamento di condizioni esterne, il corpo subisce determinate modifiche strutturali, e si ottengono migliorie nelle caratteristiche fisiche: 

  • Un ingranaggio di acciaio risulterà più resistente a forze di trazione o compressione, più duro e meno usurabile (in questo video possiamo osservare la tempra di due freni a tamburo):Aumento della durezza in base al grado di carburazione dell'acciaio.
    Aumento della resistenza a trazione di circa il 50 %. 
    Aumento del limite elastico di circa il 100 %.Inoltre la grana si affina, si fa uniforme e compatta. 
    Diminuzione dell'allungamento, della malleabilità, della tenacità. 
    Alterazioni di forma e dimensioni tanto più maggiori quanto l'acciaio è carburato. 
    Screpolature e cricche sono finissime e superficiali o interne. Possono anche provocare il caratteristico sfaldamento concentrico del pezzo. (Tratto da frabusan.it)
  • Una lastra di vetro (o un qualsiasi altro oggetto, ad esempio un bicchiere o una bottiglia), dopo essere stata temprata, sarà più resistente agli urti ed all'usura da parte di agenti atmosferici
  •  Una barretta di cioccolato, infine, sarà più lucente ed anch'essa più dura grazie ad un riscaldamento seguito da un raffreddamento (naturalmente le temperature a cui si lavora saranno notevolmente inferiori rispetto a quelle del vetro o dei metalli).

Nella storia, il temprare è sempre stato associato ai fabbri, i quali conoscevano l'arte del lavorare i metalli: in primis il ferro, poi l'acciaio (la distinzione fra ferro ed acciaio fu possibile solo tramite lo studio della percentuale di carbonio contenuto in un'unità strutturale), lo zinco , l'alluminio e la ghisa.
Grazie a questo processo tecnologico, si poterono ottenere strumenti più resistenti e duri utilizzabili in tutti i settori delle attività lavorative: la zappa del contadino, il filo della spada e l'armatura del cavaliere, la lama della sega del boscaiolo e il martello dello stesso fabbro.
La lavorazione del vetro, in Italia, fu portata avanti da Venezia con le fornaci di Murano: nella officine della Serenissima venivano modellati e temprati svariati oggetti in vetro (la tempra del vetro, a differenza dell'acciaio, avviene con tempi più lunghi nel raffreddamento, per evitare rotture nella struttura).

Le macchine per temprare sono costituite da una serie di strumenti che compongono la catena di lavorazione, per permettere il riscaldamento e l'immediato raffreddamento del pezzo; le tempistiche e le modalità con cui avvengono le due fasi sono differenti a seconda dei risultati che si vogliono ottenere.
Ad esempio, con l'acciaio, un tempo si utilizzava l'acqua per avere una drastica riduzione della temperatura, ma ciò ne comportava un eccessivo utilizzo per ottenere la tempra del pezzo: con un'immersione in una vasca contenente una soluzione di oli sintetici, si ottengono risultati migliori ed economicamente più favorevoli.
Il processo della tempra viene ormai utilizzato in tutti quei settori che coinvolgono la produzione di utensili e strumenti che devono rispondere alle caratteristiche prima elencate, ottenibili grazie a questa modifica strutturale.

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